I disordini dell’ Articolazione Temporo Mandibolare: problemi risolvibili?

I disordini dell’ Articolazione Temporo Mandibolare: problemi risolvibili?

Le articolazioni temporo-mandibolari (ATM) collegano  la mandibola alla testa e permettono l’apertura e la chiusura della bocca.

Si tratta di condilo-artrosi formate dal condilo della mandibola e dalla porzione squamosa dell’osso temporale.

Le due superfici che vanno ad articolarsi sono separate da un disco articolare (il Menisco)  che divide la cavità in due spazi. E’ una struttura costituita da cartilagine sulla quale si muove il condilo.

ll disordine dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM),rappresenta una delle  principali cause di dolore facciale.

Non esiste un’unica definizione di questo disordine.

Può avere origini muscolari:

disordine dell’articolazione temporo-mandibolare correlato a disturbi muscolari (miogeno),

o avere origini articolari:

disordine dell’articolazione temporo-mandibolare correlato a reali disturbi articolari (artrogena),

tuttavia occorre chiarire che molto spesso le due problematiche cliniche coesistono nello stesso paziente rendendo difficile approntare una terapia corretta.

Spesso il disordine è associato con il bruxismo notturno, per questo motivo  l’utilizzo di protesi odontoiatriche rimovibili (i famosi bite) da utilizzare durante la notte può essere un valido punto di partenza soprattutto per ridurre la sintomatologia.

Queste protesi hanno la funzione di ridurre la tensione sull’articolazione.

Esistono diversi tipi di dispositivi in grado di produrre un miglioramento della sintomatologia.

I dispositivi creati su misura sono di gran lunga più efficaci dei dispositivi “universali” reperibili in commercio l’acquisto di un dispositivo “universale” può essere eventualmente utile per testare il grado di tolleranza da parte del paziente.

In caso di presenza di sintomatologie che possono essere legate all’articolazione-temporo mandibolare,  è bene effettuare  un’ indagine precoce, mediante una valutazione con lo  Gnatologo ( il medico odontoiatra di riferimento)  per valutare l’entità del problema e mettere eventualmente in atto una serie di accorgimenti rivolti a contenere o risolvere il problema.